Facebook più spazio agli amici, meno alle pagine

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Facebook ripensa alla priorità con cui le notizie vengono visualizzate nello stream dei contenuti. Alcuni utenti del social si erano spesso lamentati della presenza invasiva di troppe notizie provenienti dalle pagine nel proprio stream a sfavore dei contenuti prodotti dagli amici. Lo stesso Facebook oggi annuncia una rivisitazione dell’algoritmo con il quale decide la priorità delle notizie da mostrare.

“Lo scopo dello stream delle notizie è mostrare i contenuti che sono più interessanti per gli utenti. Questo significa che Facebook deve fornire il giusto mix di aggiornamenti dagli amici, dalle personalità pubbliche, dagli editori, dalle compagnie e dalle community a cui ogni utente è connesso. Il giusto bilanciamento è diverso per ognuno e dipende da cosa le persone sono interessate a conoscere giorno dopo giorno. Man mano che le persone e le pagine condividono sempre più contenuti abbiamo bisogno di migliorare lo stream delle notizie per bilanciarne correttamente i contenuti”

Scrive Facebook nel post che annuncia i cambiamenti all’algoritmo.

Saranno tre gli aggiornamenti che riguarderanno disposizione dei contenuti all’interno dello stream.

Il primo è rivolto alle persone che non dispongono di un elevato numero di contenuti da visualizzare. In precedenza Facebook cercava di non mostrare più contenuti di fila provenienti dalla stessa fonte. Per consentire a chi non ha un gran numero di amici o non segue molte pagine di rimanere comunque aggiornato sulle poche cose che gli interessano, Facebook consentirà di vedere una di seguito all’altro anche notizie provenienti dalla stessa fonte.

Il secondo aggiornamento riguarda le persone più care e più vicine all’utente. Secondo Facebook gli utenti temono che nel flusso delle notizie non riescano sempre ad essere aggiornati su cosa condividono le persone a loro più care. Dunque i contenuti provenienti da persone verso cui l’utente ha mostrato un maggiore interesse verranno mostrati più in alto nello stream. Scenderanno più in basso i contenuti provenienti dalle pagine. Facebook sostiene che comunque i contenuti condivisi attraverso le pagine continueranno ad essere visibili poiché lo stream sarà tarato sulle esigenze individuali di ciascuna persona.

L’ultimo aggiornamento riguarda i post che sono stati commentati dagli amici o a cui gli amici hanno fatto like. Questo tipo di contenuto verrà visualizzato molto più in basso nello stream o non sarà visualizzato del tutto.

Ciascuno di questi tre aggiornamenti ha un impatto su come gli utenti percepiscono il social network e su come essi lo utilizzano, ma appare evidente che ad essere più penalizzati sono coloro che hanno investito tempo nelle pagine e continuano ad investirne. È lo stesso Facebook a puntualizzare:

“L’impatto di questo cambiamento sulla distribuzione dei contenuti delle vostre pagine varierà notevolmente in considerazione della composizione del vostro pubblico e delle gestione dei post sulle pagine. In qualche caso l’audience raggiunta e il traffico dei referral potrebbe potenzialmente ridursi”

Facebook spiega le motivazioni di questa variazione al proprio algoritmo di ranking delle news con un crescente aumento dei contenuti condivisi e un numero sempre più alto di pagine sottoscritte. Ma a questa variazione verso l’alto non è corrisposta una variazione del tempo che gli utenti passano su Facebook. Con il risultato che le notizie sembrano solamente più confuse e difficili da trovare.

Per evitare di penalizzare chi nelle pagine ha investito tempo e denaro Facebook avrebbe potuto semplicemente percorrere la strada inversa a quella intrapresa, mostrando i contenuti delle pagine in una posizione più alta rispetto a quelli provenienti dagli amici. Una mossa del genere probabilmente avrebbe però indotto più di una persona ad annoiarsi durante la navigazione sul social poiché la community degli amici è sempre alla base delle motivazioni per cui le persone amano così tanto Facebook.

Dunque secondo Facebook si tratta di una strada quasi obbligata. Molti però hanno mosso critiche a Facebook poiché intravedono in questa variazione dell’algoritmo soltanto una spinta affinché le aziende investano più soldi in pubblicità in modo da mostrare in alto i contenuti delle proprie pagine.