iRobotRLM il robot tagliaerba

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Da circa vent’anni iRobot è un’azienda attiva nello sviluppo di tecnologie che possano migliorare lo standard qualitativo della vita, per semplificare alcune tra le azioni che si costretti a compiere quotidianamente.
Specializzata nella produzione di robot, ha sempre portato sul mercato apparecchi programmabili e completamente autonomi che non hanno bisogno dell’intervento umano per funzionare.

Nel campo degli strumenti per la pulizia, l’esempio più efficace, che meglio rappresenta l’affidabilità dell’azienda, sono, forse, i robot aspirapolvere per l’igiene dei pavimenti, che ormai si sono evoluti al punto tale da effettuare anche il lavaggio.

Adesso iRobot si prepara a stupire tutti con un robot lawnmower (RLM), un robot che taglia l’erba, per la felicità di tutti gli uomini, o quasi. Gli astronomi, infatti, non sono poi così contenti, anzi pare siano piuttosto contrari al progetto, del quale per il momento non si sa ancora molto.
Pare che il tosaerba in questione sfrutti radiofari a bassa potenza per circoscrivere gli angoli del giardino e correggere la traiettoria in maniera tale che il robot non torni indietro, ma ne segua il perimetro in modo preciso senza rimbalzare al contrario.

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Le frequenze emesse avverrebbero nel range di 6240-6740 MHz e questo, secondo gli esperti del National Radio Astronomy Observatory (NRAO), creerebbe delle interferenze alla scoperta della nascita di nuove stelle in fase di formazione, poiché equivalenti a quelle che permettono di individuare il metanolo nello spazio interstellare.

La notizia del nuovo robot, che ha allarmato gli astronomi, arriva direttamente dalla Federal Communications Commission (FCC) l’agenzia governativa statunitense, che regola ogni tipo di comunicazione interstatale e internazionale. Incaricata quindi, di tutti gli usi dello spettro radio, assicura che prima di essere messi in commercio, sarà accertata l’idoneità dei robot a funzionare senza creare problemi e saranno adottate le misure necessarie perché ciò avvenga.
Dal canto suo l’azienda, che ha il suo headquarter a Bedford, fa leva sugli importanti vantaggi che il robot giardiniere potrebbe apportare, sia a livello ambientale, visto che non essendo alimentato a benzina, ridurrebbe l’inquinamento, sia a livello di sicurezza domestica, visto che si eviterebbero i tanti incidenti domestici dovuti al suo utilizzo, soprattutto in America. Come dargli torto!