Apple: brevetto per il riconoscimento facciale

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Apple ha depositato un brevetto che mira a consentire l’accesso a periferiche come iPhone, iPad, Mac e ogni altro device della famiglia Apple attraverso il riconoscimento facciale. In altre parole potrebbe significare dare l’addio alle care vecchie password o al più moderno riconoscimento dell’impronta digitale per fare largo ad un accesso basato sul riconoscimento del volto.

Il brevetto depositato presso l’USPTO, l’ente Americano che si occupa della materia, riporta il numero 20110317872 ed il titolo “Low Threshold Face Recognition“. Nell’introduzione alla tecnologia si legge:

“Metodi, sistemi, e apparati, inclusi programmi per computer salvati su uno storage, tali da ridurre l’impatto delle condizioni della luce e della distorsione biometrica nel rendere efficace un riconoscimento facciale che utilizzi basse risorse di calcolo”

poco più avanti la descrizione del brevetto riporta

I metodi includono l’elaborazione di un’immagine del volto di un utente catturata nel tentativo di accedere ad una risorsa e confrontata con un sottoinsieme dell’immagine della faccia in un modello di riferimento. Il modello di riferimento corrisponde ad una porzione ad alta definizione del volto umano

In altre parole, gli scopi del brevetto sono molteplici. Prima di tutto garantire l’accesso alle varie periferiche anche in condizioni di luce scarsa o eccessiva. D’altra parte sembra un obiettivo minimale, poiché l’accesso al proprio iPhone o iPad deve essere garantito anche di notte o in piena luce del giorno e controsole, quando la telecamera non ha una resa tale da poter agire efficacemente nel catturare l’immagine del volto.

Secondo obiettivo è quello di sviluppare degli apparati che consentano un uso abbastanza leggero delle risorse di calcolo delle periferiche necessarie a garantire il riconoscimento facciale. Anche in questo caso appare evidente che non ci sarebbe bisogno di alcun riconoscimento facciale se dopo qualche tentativo d’accesso la batteria andasse totalmente fuori uso.

I due obiettivi nella loro semplicità sono tuttavia molto ambiziosi e per raggiungerli Apple ha intenzione di confrontare piccoli pezzi del volto di chi sta tentando l’accesso con quelli contenuti in una o più foto ad alta definizione individuate nel device.

Una curiosità importante è quella relativa alla data riportata dal documento di brevetto 29 Giugno 2010, ma solo oggi la richiesta è stata divulgata pubblicamente