L’era delle auto senza conducente è alle porte

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Tesla Auto

Se un vecchio e famoso detto recita “donne al volante pericolo costante”, secondo il CEO di Tesla Motors, Elon Musk, il pericolo costante sarebbero gli essere umani tutti, senza eccezione di genere.
La soluzione al problema, cioè a noi stessi, saranno le automobili senza conducente.

A quanto pare è già più di un’idea nella mente della casa californiana, che annuncia che nel giro di pochi anni le vetture con pilota automatico saranno messe sul mercato e fatte circolare senza il bisogno che sia un uomo a guidarle. Questo perché, secondo Musk, “i computer faranno sicuramente un miglior lavoro rispetto a chiunque di noi si trovi alla guida”.

Il rischio di incidenti diminuirà e spostarsi nel traffico sarà meno stressante. Durante la crociera ci si potrà tenere impegnati in altre attività e se per caso ci si addormentasse dalla noia, in quel caso basterà fidarsi del sistema e rimettersi alla sua affidabilità e alla sua capacità di gestire gli imprevisti.

Riguardo alla sicurezza nessuna preoccupazione da parte di Musk che, promette, le auto saranno testate e valutate da chi di competenza.
Tesla non è l’unico a sostenere il progetto di self-driving visto che prima di lui anche i due colossi americani per eccellenza, Google e Apple hanno pensato ad una tecnologia in grado di creare auto autonome. Google ha già fatto scendere in strada la Google driveless car e anche Mercedes ha iniziato i road test della berlina F105.

Eppure per tutti il problema comune è proprio quello della certificazione di sicurezza che per il momento non è in alcun modo regolamentata. Anzi, si dovrà cercare un modo per aggirare le norme vigenti visto che al momento, come dichiarato dall’amministratore delegato di Renault, Carlos Ghosn, presidente dell’ACEA, Associazione europea dei produttori auto, “non consentono nemmeno di togliere occhi e mani dal volante, oltre alla questione dei dati personali e alla cybersicurezza”.

Lo scetticismo è diffuso, soprattutto tra coloro che guardano ai problemi che potrebbe comportare e alle conseguenze che potrebbero derivarne se venisse usata dai criminali come mezzo per mettere a segno i loro colpi oppure in caso di incidente per stabilire le responsabilità.

Tuttavia, le aziende che hanno investito in questa tecnologia si dicono per nulla spaventate, convinte che questo concept sarà in grado di abbattere qualsiasi ostacolo, anche legislativo entro il 2020.
L’ultima parola, almeno per ora, resta agli automobilisti che dotati di libero arbitrio potranno decidere se avere il controllo del proprio mezzo o essere pilotati passivamente.