Android: controlli severi sulle app del Play Store Google

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Le app presenti sul Play Store di Android saranno verificate accuratamente prima della pubblicazione per proteggere smartphone e tablet degli utenti da potenziali minacce. Lo annuncia Google, il colosso di Mountain View fondato da Larry Page e Sergey Brin, che contestualmente introduce un nuovo sistema di rating delle stesse applicazioni.

Nonostante nel corso degli anni il livello di guardia di Google nei confronti delle App pubblicate sul proprio store si sia innalzato notevolmente, dunque, si è deciso di fare di più. Un passo che va inevitabilmente verso la politica già adottata dall’App Store di Apple, da sempre considerato molto severo nella propria selezione. Per evitare che sul Play Store finiscano applicazioni contenenti al loro interno malware e altri codici potenzialmente dannosi, dunque, a Mountain View hanno deciso di iniziare ad analizzare “manualmente” una per una le app prima di renderli disponibili al download.

Il nuovo sistema che filtra la pubblicazione delle app sul Play Store è già in funzione ed è un mix di nuovi algoritmi testati prima nei laboratori Google e dell’intervento “umano”: un doppio controllo, dunque, che ha il mero scopo di garantire la sicurezza di smartphone e tablet degli utenti. Una notizia che fa inevitabilmente felici tutti i possessori di dispositivi Android, che tra qualche tempo avranno a disposizione anche un nuovo modo per dare il proprio voto alle app.

L’obiettivo di Google è quello di fornire agli utenti non solo la possibilità di dire se un’applicazione “garba” o semplicemente se funzioni o meno, ma anche di fornire importanti informazioni sulle fasce di età per le quali determinate applicazioni o giochi siano più o meno adatte, e altre informazioni rilevanti. Per farlo, da Mountain View è partita una collaborazione con alcuni organismi indipendenti, tra cui anche ClassInd, ESRB, PEGI, USK e l’Australian Classification Board, l’istituto che classifica i giochi prima che gli stessi possano essere immessi sul mercato.