2014 l’anno dei malware

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Malware

Il 2014 è stato un anno buio per la sicurezza online a causa dell’aumento considerevole di malware e ransomware. Si tratta di particolari software alquanto dannosi, in grado di colpire il sistema dei nostri computer e carpirne informazioni riservate. Nel 2014 Panda Security ha registrato la codifica di oltre 75 milioni di programmi incriminati, stimando che il 34% di tutti i malware esistenti sia stato messo a punto proprio lo scorso anno. Dragonfly, Turla, Gameover Zeus, Cryptolocker e Blackshades sono solo alcuni dei tentativi di spionaggio e sabotaggio del cyber spazio e tutti retaggio dell’anno che è passato.

Eppure sono in molti a non conoscere questo tipo di minacce e ad essere così vulnerabili ad ogni attacco. Le donne più di tutti! Stando ad uno studio di Kaspersky, infatti, solo il 19% delle donne è consapevole dei lati oscuri del web e addirittura il 38% di loro neanche conosce il suo ipotetico nemico. Quello che manca è infatti l’informazione e soprattutto l’attenzione quando leggiamo e compiamo qualsiasi azione in rete. Ogni giorno aumenta il numero degli utenti connessi e con loro anche i dati sensibili che possono rivelare di ognuno informazioni di qualsiasi genere e legate a diversi ambiti: password, indirizzi, numero di carta credito, foto e video.

Purtroppo, però, la maggior parte degli utenti presa dalla voglia di condividere contenuti lo fa con scarsa attenzione alla sicurezza e senza consapevolezza dei rischi che corre la privacy. Lo sanno bene i vip che hanno subito furti, dopo aver reso pubblica la loro assenza da casa su Twitter e ancora meglio le star di Hollywood e i dipendenti, vittime dell’hackeraggio ai danni di Sony alla fine dello scorso anno: salari, mail private dai contenuti imbarazzanti divulgati senza scrupoli.

Di gesti per preservare la nostra sicurezza e quella degli oggetti che ci appartengono ne compiamo ogni giorno: badiamo che le finestre di casa e la porta siano ben chiuse quando usciamo oppure facciamo attenzione a non lasciare nulla in vista quando parcheggiamo l’auto. Allora perché non farlo anche online? Bastano piccoli accorgimenti e tanta prudenza per navigare in rete, ma solo un attimo per caderci dentro!