La Formula E pensa alla prossima stagione. Otto team già ai nastri

0
2516
La prima gara di Formula E prende il via il 13 Settembre nei dintorni di Pechino

La prima stagione inaugurale della Formula E, la competizione che vede sfidarsi su pista bolidi a motore totalmente elettrico è stata un successo, e gli organizzatori stanno già pensando all’organizzazione del prossimo torneo. In questa prima stagione i team si sono sfidati utilizzando veicoli totalmente identici ma dalla stagione 2015/2016 la federazione ha intenzione di lasciare libera scelta ai partecipanti sulle modalità di sviluppo.

Sono già noti i nomi di 8 team che sicuramente parteciperanno alla stagione 2015/2016: ABT Sportsline, Andretti, Mahindra, Renault Sport, Venturi Automobiles, Virgin Racing Engineering, Motomatica e NEXTEV. Di questi otto gli ultimi due sono totalmente nuovi alla Formula E mentre gli altri stanno correndo la stagione attuale. Fra i team partecipanti alla stagione in corso ce ne sono alcuni che invece quasi certamente non parteciperanno al prossimo round: Amlin Aguri, China Racing, Dragon Racing e Trulli non hanno ancora effettuato l’iscrizione.

Non è ben chiaro se la decisione di lasciare libertà di progettazione tecnica alle squadre possa avere influito sulla scelta di questi team di non iscriversi alla prossima competizione, ma in ogni caso la FIA è fiduciosa che altri costruttori prenderanno parte alla Formula E 2015/2016.

La FIA ha volutamente ristretto le aree dei veicoli su cui i costruttori avranno massima libertà di intervento. Sembra emergere il tentativo di indurre i progettisti a concentrarsi in particolare sull’alimentazione elettrica e i componenti che possono fornire un impulso all’evoluzione dell’industria dei veicoli elettrici limitando invece le possibilità di intervento sull’aerodinamica.

La FIA concederà inoltre ai team di poter vendere i propri componenti alle squadre avversarie fissando però un tetto massimo per il prezzo di vendita in modo tale che i progettisti possano trarre vantaggio reciproco dalla propria esperienza e che nessun produttore tiri fuori prezzi non accessibili ai partecipanti limitando la circolazione dei componenti.

Tutte scelte molto diverse da quelle che siamo abituati a vedere in altre competizioni, ma che tendono a fornire un impulso di crescita all’industria degli autoveicoli a propulsione elettrica pur mantenendo saldo il valore e l’intensità della competizione.