RapidShare chiude i battenti

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Fine di un’epoca chiude i battenti uno dei servizi che ha contribuito a lanciare il fenomeno del file hosting. RapidShare è stato per anni il servizio più usato da coloro che volevano condividere file di grandi dimensioni su Internet. Non che sia sempre stato usato correttamente dagli utenti, tuttavia RapidShare ha sempre cercato di rimanere dal lato giusto della legge, anche attraverso politiche serie anti-pirateria. Tutti gli attuali servizi di File Hosting o Cloud Drive per definirli in modo più moderno devono un poco del loro successo all’intuizione che i ragazzi di RapidShare ebbero già nel 2002.

Ad ogni modo il servizio chiuderà definitivamente. Coloro che visitano la home page di RapidSHare oggi trovano un avviso che pone al 31 Marzo la data a partire dalla quale gli utenti di RapidShare non potranno più accedere ai loro dati.

Il declino di RapidShare era iniziato già nel 2013 e a farne le spese furono circa 45 dipendenti nel tentativo di rimettere in sesto un bilancio in negativo. RapidShare le ha provate un po’ tutte per restare a galla, dall’introduzione di un limite di velocità per il download per gli utenti Free mantenendo invariato il privilegio per gli utenti Premium fino a limitare il numero di download giornalieri per lo stesso indirizzo IP o il numero massimo di dati scaricati.

Nessun tentativo è andato a buon fine, probabilmente il dover pagare per un servizio che ormai è disponibile gratuitamete attraverso altri fornitori ha convinto gli utenti di RapidShare a dirigersi lentamente ma inesorabilmente verso altri lidi.

RapidShare rimane nella storia di Internet, niente invece rimarrà dei suoi servizi oltre il 31 Marzo 2015