Canonical lancia una versione di Ubuntu dedicata all’IoT

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Nixie il drone indossabile, finalista al Make it wereable di Intel

Canonical nel corso degli anni ha tentato molte volte di produrre una distribuzione Linux basata su Ubuntu e dedicata a periferiche di ogni genere e tipo. Non tutto quello che Canonical ha sperimentato in tutto questo tempo si può dire sia stato un successo. Nonostante questo è sempre apprezzabile ed entusiasmante quando una società come Canonical, che ha nel bene e nel male avvicinato l’utente medio ad un sistema operativo innovativo come Linux, rilascia una nuova versione di Ubuntu.

Questa volta si tratta di “snappy” Ubuntu Core, una distribuzione estremamente leggera pensata per equipaggiare le periferiche intelligenti che ormai popolano il crescente mondo dell’Internet Of Things.

Snappy si basa su un core estremamente leggero spogliato di ogni frivolezza e sulla base del quale sviluppatori e system integrator possono aggiungere applicazioni esistenti o personalizzate. Lo scopo è ovviamente quello di fornire al mondo dei programmatori un sistema di base ben conosciuto quale è Linux che possa essere facilmente modellato per equipaggiare i piccoli computer portatili che animano il mondo degli smart device.

“Dalle scoperte scientifiche come i robot esploratori autonomi ai miracolo come il risparmio energetico e la sicurezza nelle case, il nostro mondo sta subendo una profonda trasformazione dovuta all’uso di sistemi intelligenti che possono ascoltare, muoversi, comunicare e sentire in un modo che non ha precendenti” ha detto Mark Shuttleworth fondatore di Canonical, “Ubuntu Core è la piattaforma più sucura per gli oggetti super intelligenti, con un app store che porta il softare più recente alle vostre perfiferiche e le mette facilmente in connessione con il cloud”

Snappy supporta il sistema di aggiornamento noto come “Transactional Updates” che attraverso un meccanismo di completo isolamento di ogni applicazione rispetto all’altra fa si che ogni aggiornamento sia perfettamente compatibile con tutte le applicazioni in essere, senza che sia possibile che installare un’applicazione possa in qualche modo incidere sulle performance o sulla corretta esecuzione di un’altra