Hacker tedeschi clonano le impronte digitali da una foto

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Fino a ieri in molti pensavano che un’impronta digitale fosse la migliore delle chiavi di sicurezza possibili per proteggere dati di ogni tipo. Un’impronta digitale è unica e irripetibile ed appartiene ad una e una sola persona. Perciò negli ultimi anni moltissimi device si sono attrezzati con un rilevatore di impronte digitali tale da precludere l’accesso a persone non autorizzate.

Ma tutto ciò oggi viene messo in discussione. Ad abbattere ogni nostra sicurezza sull’impronta digitale come chiave d’accesso a dati riservati è stato Jan Krissler membro del Chaos Computer Club (CCC) uno dei gruppi hacker più grande d’Europa. Krissler ha dichiarato di avere clonato le impronte digitali del ministro della difesa tedesco Ursula Von der Leyen utilizzando come base di partenza una foto scattata tramite una normale macchina fotografica digitale.

Tutto ciò potrebbe rappresentare, ovviamente, un capovolgimento delle politiche di sicurezza che molti player stanno adottando per proteggere smartphone, computer e altri dati sensibili.

In realtà, se pur la notizia ha del sensazionale, e mina alla base alcune certezze sulla sicurezza, è anche vero che il riconoscimento delle impronte digitali rimane un metodo più sicuro di molti altri per consentire o negare l’accesso a periferiche e dati. Sicuramente in futuro sarà necessario mixare più di un mezzo di protezione per mettersi al riparo da furti digitali.

Via: VentureBeat

Foto: CPOA (CC BY-ND 2.0)