Tor Network alza gli scudi contro un possibile attacco

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Nei giorni scorsi il gruppo Hacker Lizard Squad aveva anticipato attraverso un tweet un possibile attacco a Tor Network teso a limitare le capacità del network e a mettere a serio rischio l’anonimato nella navigazione che Tor garantisce ai suoi utenti.

Oggi in un post sul blog di Tor, il project leader Roger “Arma” Dingledin ha, in una qualche misura, risposto alle dichiarazioni degli hacker:

“The Tor Project ha appreso che nei prossimi giorni potrebbe verificarsi un tentativo di attacco teso a rendere inutilizzabile il nostro network…noi speriamo che questo attacco non avvenga; Tor è usato da molta brava gente. The Tor Network fornisce un rifugio sicuro dalla sorveglianza, censura, e analisi del traffico delle reti di computer, per milioni di persone che vivono sotto regimi repressivi, inclusi attivisti per i diritti umani che vivono in paesi come Iran, Syria e Russia. Persone che usano Tor ogni giorno per portare avanti i loro affari senza la paura che le loro attività online e le loro conversazioni (Facebook, email, twitter) siano tracciate e usate contro di loro in un secondo momento”

Ad ogni modo indipendetemente dai motivi etici che giustificano l’esistenza di Tor, Dingledin ha anche specificato:

“Stiamo facendo i nostri passi per assicurare la sicurezza dei nostri utenti, ed i nostri sistemi sono già costruiti per essere ridondanti così che gli utenti possano mantenere l’anonimato anche se il network è sotto attacco. Tor rimane sicuro da usare”

Dingledin non ha meglio specificato quali possano essere secondo lui le motivazioni che conducono a questo attacco. Qualche commentatore ha insinuato che l’FBI possa voler smantellare una parte della rete Tor per capire se ha una relazione con l’attacco portato a Sony nei giorni scorsi. E’ anche vero che questa ipotesi è abbastanza improbabile visto che la minaccia proviene da Lizard Squad che già ha rivendicato almeno l’attacco a Playstation Network. Lo stesso Dingledin ha poi detto che non crede che ci possa essere una correlazione fra gli attacchi portati a Sony e l’uso di Tor, ed ha specificato:

“I criminali non hanno bisogno di Tor, hanno molte altre opzioni da utilizzare ed in alcuni casi anche migliori”