Firefox introduce il pulsante “Dimentica”

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Firefox festeggia 10 anni e regala a tutti i suoi utenti un browser che fa dell’attenzione alla protezione dei dati e alla privacy uno dei valore fondanti.

Da oggi gli utenti di Firefox hanno a disposizione un tasto in più, è rosso, ha una freccetta circolare ed è il pulsante dimentica.

In un colpo solo cliccandolo si può scegliere di cancellare dalla memoria del computer gli ultimi 5 minuti, le ultime 2 ore o le ultime 24 ore. In realtà utilizzando il tasto dimentica si elimineranno la cronologia e i cookie e contemporaneamente si chiuderanno tutte le schede aperte e se ne potrà aprire una pulita.

Pensandoci bene non è un un’innovazione da brivido, alcuni browser come Opera hanno già questa funzione abbastanza accessibile. Ma è la facilità con cui il pulsantino dimentica viene messo a disposizione degli utenti che fa la differenza.

 

Non una funzione da poco

In effetti è sufficiente un click per effettuare l’operazione, anche il meno ferrato degli utilizzatori può farlo senza troppo sforzo. Vista in quest’ottica non è un’innovazione da poco perché Firefox porta agli attenzione di chiunque utilizzi un browser il problema “Privacy”.

Rendendo così evidente e così facile da usare il “pulsante dimentica” Firefox sembra voler dire: “amico, guarda che c’è un’altra internet! una internet in cui i tuoi dati non devono essere tracciati”.

Naturalmente questa mossa non può essere gradita ai giganti dell’advertising, che fanno della profilazione delle abitutidini di navigazione degli utenti uno dei loro cavalli di battaglia e naturalmente questa profilazione passa ancora molto proprio attraverso l’uso dei Cookie.

 

Una sfida a Google e agli altri

Per intenderci Google non farà i salti di gioia nel vedere Firefox mettere così in bella mostra un pulsantino che consente a chiunque di eliminare velocemente i cookie di navigazione, ma non faranno i salti di gioia neanche buona parte dei restanti circuiti di advertising che ne fanno uso per effettuare una profilazione delle abitudini di navigazione degli utenti.

D’altra parte quando 10 anni fa Firefox ha deciso di sfidare Microsoft sul terreno dei browser furono in molti a darlo per spacciato ancor prima di vederlo all’opera. Eppure dopo 10 anni si può dire che Firefox ha spezzato un dominio e creato un regime di competizione almeno fra i browser.

Oggi l’introduzione di questa novità non scuote certamente dalle fondamenta il mondo di Internet, ma invia un messaggio ai grandi network pubblicitari della rete che sembra voler dire “ragazzi facciamo uno sforzo tutti insieme per offrire a chi utilizza internet una rete in cui l’utente può navigare in piena libertà”.

Un nuovo motore di ricerca

Altro guanto di sfida proprio a Google consiste nell’introduzione nel menu di ricerca del motore DuckDuckGo il search engine OpenSource che garantisce ricerche non tracciate.

Firefox ha lanciato dunque il suo messaggio e conta dalla sua parte un buon 22% degli utenti mondiali , inoltre è la piattaforma di sviluppo preferita per buona parte dei programmatori al mondo.

Con umiltà e determinazione, nonostante i suoi numeri, Firefox cerca di determinare un’altra strada possibile per Internet, vedremo se Google per primo e a seguire tutti gli altri sapranno riconoscere che il problema della privacy esiste oppure decideranno di ignorare i segnali che da più parte arrivano.