Facebook dice alla DEA di smettere di creare account falsi

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Ora, sappiate che DEA non è un organizzazione qualunque o il nome di una qualche azienda cinese dedita alla creazione di account fasulli. DEA è l’acronimo di “Drug Enforcement Administration” tradotto per i non anglofili è l’Agenzia Anti-Droga statunitense, potentissimo dipartimento che agisce sotto l’ancora più potente “Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti”.

L’antefatto

Se seguite di tanto in tanto gli eventi di cronaca, sicuramente saprete che gli Stati Uniti da un lato professano una incrollabile fede nella privacy dei cittadini, dall’altro da un punto di vista governativo sono spesso tacciati di non agire con i guanti di velluto in tema di privacy quando si tratta di ottenere informazioni utili per gli organismi statali.

D’altra parte recentemente Facebook è stato al centro di numerose polemiche per la sua politica sull’utilizzo dei nomi reali all’interno del proprio network. E recentemente è stata messa alle corde da un gruppo di Drag Queen che chiedevano di poter utilizzare il proprio acronimo all’interno della propria community. Inoltre ha subito una pesante campagna marketing dal concorrente Ello che fa della privacy la propria bandiera.

Il fatto

Sembrerebbe che la DEA nel tentativo di recuperare informazioni su un possibile sospetto abbia creato un account Fake utilizzando dati reali tratti dal cellulare di una donna appena incriminata.
In sostanza stando a quanto scritto qui e qui, la DEA avrebbe creato un account Fake utilizzando dei dati reali di una donna arrestata, il tutto per ottenere informazioni da un sospetto.
Tuttavia il gioco sembrerebbe essere venuto alla luce e sono infuriate le polemiche

La reazione di Facebook

FB non è stata indulgente con la DEA ed ha sospeso l’account in questione, inoltre ha scritto una lettera piuttosto dura nei confronti dell’agenzia in cui dice:

“We regard the DEA’s conduct to be a knowing and serious breach of Facebook’s terms and policies”

In altre parole, Facebook averte la DEA che impersonificare account fasulli è una violazione delle regole della community e che non sarà tollerata.

La reazione della DEA

La DEA ha replicato che loro si sentono nel giusto poiché per creare l’account hanno utilizzato informazioni contenute nel cellulare della donna arrestata la quale implicitamente avrebbe acconsentito a poterle usare per scopi investigativi

La Morale

Indipendentemente dall’accaduto, sul quale il giudizio spetta a competenze più alte delle nostre. È evidente che Facebook inizia a dover mostrare i denti sulle proprie politiche sulla privacy. Le recenti polemiche con le Drag Queen e soprattutto la spinta di Ello che proprio sulla privacy basa tutto il suo successo costringono Facebook a mantenere un atteggiamento molto trasparente sulla privacy, perché è proprio su questo terreno che si gioca la sua espansione nei prossimi anni.

Foto by opensource.com (CC BY-SA 2.0)