4 ragioni per NON ripristinare il backup su un nuovo iPhone

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Avete presente qual brivido che si prova con l’iphone appena uscito dalla confezione: lucido, perfetto e senza quel fardello di applicazioni che ci portiamo appresso da mesi senza utilizzarle? Tempo di ripristinare il backup del vecchio iPhone e la sensazione è bella che andata. Ok, questo l’aspetto “emozionale”, ma scendiamo più nel “tecnico” e vediamo 4 ragioni “vere” per non ripristinare un vecchio backup su un iPhone appena acquistato.

 

1. Un nuovo iPhone sembra funzionare meglio con una installazione “pulita”.

Ogni anno, quando viene messo in vendita un nuovo iPhone, inizia puntualmente il valzer delle lamentele: migliaia di utenti iniziano a riempire internet di racconti dell’orrore sui crash causati del nuovo iOS. Problemi potete star certi non avrete evitando di caricare il nuovo smartphone con tutte le app e i dati del backup. Il punto è che magari c’è una singola app che rende instabile il sistema ma, installandole tutte assieme, non potrete mai sapere quale sia. Un po’ come quando si inizia lo svezzamento dei bambini: un alimento per volta, così se esce un brufoletto sappiamo a cosa è allergico il nostro pupo. Ok, ma in questo modo non avremo il nostro arsenale di app subito pronto alla battaglia. Potrebbe sembrare una bella seccatura, in effetti, ma in realtà ci porta dritti al vantaggio numero 2.

 

2. Con l’acquisto del nuovo iPhone abbiamo l’occasione di liberarci delle app che non usiamo.

Un nuovo iPhone, ovviamente, si presenta senza tutte le app che avevamo su quello vecchio, cosa che ci regala la grande opportunità di capire quali sono quelle che realmente usiamo e che vale la pena installare nuovamente. Ok, ma per quelle che avevamo acquistato (e pagato)? Nessun problema: Apple tiene traccia di tutti gli acquisti effettuati sull’App Store, per cui non dovremo pagare due volte per la stessa app. Se invece quello che ci spaventa e dover ricordare la password di ogni singola app, è arrivato il momento di passare a una gestore di password automatico come, ad esempio, l’ottimo 1Password.

 

3. E che fine fanno tutte le mie foto?

Ottima domanda. Ora facciamocene anche qualche altra: e se perdessimo l’iPhone? E se volessimo condividerne qualcuna? E se volessimo organizzarle per bene e vederle su uno schermo più grande? Ok, ora prendete una sveglia e puntatela sul 2014: DRIIIINN! Esiste il cloud! Che ci fanno tutte quelle foto a marcire su un dispositivo così piccolo e facile da perdere. Su, coraggio, le alternative sono tante! Apple, in primis, con iCloud. Oppure Dropbox, anche se per chi scrive il servizio imbattibile è quello offerto da Google+ che, a costo zero, permette di fare il backup automatico di tutte le foto che scattiamo, SENZA ALCUN LIMITE DI SPAZIO. Installarlo sull’iPhone è facilissimo:

google plus

 

4. E tutti gli altri documenti? E i nostri amati mp3?

Anche qui: the answer is blowing in the cloud! Avere i documenti salvati solo localmente è terribilmente limitante. Qui a tstyle.it, per esempio, utilizziamo massicciamente il cloud per far sì che i documenti siano sempre accessibili, qualsiasi sia il device che utilizziamo. Questo articolo, ad esempio, lo sto scrivendo su Evernote, su un PC fisso, ma probabilmente lo posterò da un MacBook o un iPad… Ovviamente, mi rendo conto che non è una soluzione che possa necessariamente andare bene per tutti, ma per noi il cloud è stata una vera liberazione.

Tutto questo funziona perfettamente anche con la musica, anche se con qualche limite e qualche prezzo: possiamo scegliere , ad esempio fra Google Play Music, iTunes o Amazon Music, e ritrovarci automaticamente scaricati sull’iPhone tutti gli Mp3 che ascoltiamo regolarmente. Per alcuni servizi bisogna pagare qualcosa e ci sarà comunque chi preferisce gestire la cosa manualmente, seguendo lo stile iPod… tutto lecito, e a voi la scelta: noi l’abbiamo già fatta.