Da Omron il primo robot che gioca a Ping Pong

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Non è certamente bello e neanche un elegante umanoide, ma è stato progettato come una specie di enorme polipo e, al CEATEC (Esibizione combinata di tecnologie avanzate) che è un po’ l’equivalente Giapponese del Cebit o dello Smau, è appena stato presentato un robot che gioca a Ping Pong.

L’azienda ideatrice di cotanto Robot è Omron, ovvero un gigante internazionale che opera nel settore dell’automazione industriale, nei prodotti elettromedicali e nei componenti per l’elettronica.

Di fatto il robot che gioca a ping pong non è solo un compagno d’allenamento ma è un esempio di ricerca avanzatissima fra intelligenza artificiale, elettronica e meccanica di precisione. Lo scopo è simulare una serie di movimenti apparentemente ripetitivi come nel caso del ping pong ma incredibilmente diversi l’uno dall’altro.
Un robot in grado di compiere movimenti ripetitivi ma in grado di variarli sensibilmente sulla base del proprio apprendimento e dell’evolversi dell’ambiente circostante potrebbe essere utile in una serie di contesti, ad esempio nelle linee di produzione di una fabbrica.

Per tornare invece all’aspetto ludico, il robot non è per niente bello, assomiglia ad una specie di polipo gigante con un cervello enorme e eretto su un paio di tentacoli laterali.

In realtà è proprio nella testa che sono contenuti i sensori che consentono di individuare il movimento della pallina, la velocità, la traiettoria e ogni altro parametro utile per elaborare una risposta.

Il cervello operativo del robot è invece posizionato esternamente e collocato nel suo case.

Vedere una partita è comunque spettacolare, perché il robot non è programmato per vincere ma per sostenere incontri di lunga durata, così i suoi dritti e rovesci sono perfetti per allenare un partner e prendersi anche qualche bella soddisfazione