Cyanogen rifiuta Google

0
2140

Non capita tutti i giorni che Google bussi a casa di qualcuno facendo un’offerta per comprare baracca e burattini e si senta rispondere che l’azienda non è in vendita.

È quanto ha fatto Cyanogen non più di un paio di giorni fa. La storia non è molto diversa da come ve l’abbiamo raccontata. Il motivo del gran rifiuto è che Cyanogen vuole essere libera di poter lasciare il suo sistema operativo il più aperto possibile.

Ovviamente c’è anche e soprattutto un motivo commerciale rispetto a tutto questo. Cyanogen mira a diventare il terzo sistema operativo più utilizzato al mondo dopo Android e IOS.

Ricordiamo che Cyanogen produce un fork di Android molto più aperto e non controllato dalla stessa Google. CyanogenMod già oggi conta su una base di installazioni piuttosto imponente anche se non ci sono numeri ufficiali.

In questo modo Cyanogen sfrutta il sistema operativo Android e dunque tutto ciò che la casa di Mountain View produce in termini di sviluppo per poi creare su queste basi una distribuzione più open e costruita costruita attraverso il proprio staff tecnico.

L’obiettivo di Cyanogen è quello di fare crescere ulteriormente la valutazione dell’azienda fino ad un miliardo di dollari in modo da poter convincere gli investitori a finanziare i progetti di Cyanogen per un valore superiore a quello del 2014 che comunque ammonterebbe già a circa 30.000.000 di dollari.

Se a tutto questo si aggiunge che Cyanogen ha stipulato un accordo con Micromax per produrre un paio di smartphone completamente equipaggiati con Cyanogen si capisce del perché non si siano fatti conquistare dal fascino dell’offerta di Google