I’m alive by Sandra Hassan

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Gli smartphone sono oggetti straordinari, in grado di aiutarci a sopportare la noia in treno, ricordarci cosa comprare prima di rientrare, oppure quando prendere una medicina e così via. Questo è valido per una persona normale, che vive in un Paese normale. Ma in zona di guerra le priorità cambiano…

Sono viva, mamma
Sandra Hassan, una studentessa di Beirut aveva ben altre priorità quando ha deciso di sviluppare l’app I Am Alive. Presumibilmente le priorità erano far sapere ai propri cari che, nonostante le bombe continuavano a cadere, lei era ancora viva ed in buona salute, e ricevere lo stesso feedback da amici e parenti. In situazioni di panico è difficile pensare lucidamente, comporre un numero di telefono e parlare in modo intelligibile, o ricordarsi di contattare tutti i propri cari per rassicurarli. Per questo l’app realizzata da Sandra permette, con un semplice tap sul display, di inviare un Tweet a tutti i propri follower con il messaggio “I am still alive! #Lebanon #LebanonBombing”. Chiaro, semplice, conciso. Proprio quello che ci vuole in questi casi.
Dopo il deterioramento della situazione in Libano e il riacutizzarsi della crisi nel Paese, l’app è stata scaricata oltre 5000 volte e la cosa ha convinto l’autrice a modificarla per adattarla anche alle esigenze di altri paesi che purtroppo si trovano nelle identiche situazioni del Libano. Ovviamente l’app ha un unico, grande, limite: non funziona se non è disponibile una connessione ad Internet e non serve a nulla se i propri cari o le persone cui si vuole far arrivare il messaggio non posseggono uno smartphone con connessione ad Internet, o quantomeno un computer sul quale poter controllare il proprio account Twitter.