I vestiti che producono energia

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Vestiti Che Producono Energia
Vestiti Che Producono Energia. Photo: Brian Smeulders Model: Stephanie Samson

Ok, nessuno di noi quando entra in un negozio per comprare un paio di jeans o un vestito alla moda, potrebbe mai pensare che i vestiti che indosserà potrebbero essere utili a produrre energia per il pianeta. Più facile pensare a quanto siano belli o a quanto bene si adattino al nostro corpo.

La produzione di energia è legata al concetto di tecnologia, e la tecnologia è quanto di più distante dai pensieri di una donna o di un uomo intenti a misurare abiti avvolti dal caldo abbraccio di un negozio di tendenza.

Eppure se ci pensate, i vestiti potrebbero essere un ottimo veicolo per la produzione di energia. Li indossiamo costantemente, ogni giorno, sono perennemente in movimento, conosciamo le proprietà dei tessuti come le nostre tasche, dunque perché non migliorarli affinché diventino oggetti che restituiscano al pianeta lo stesso quantitativo di energia che viene utilizzato per la loro produzione?

La sciarpa "Fotovoltaica" prodotta Solar Fiber
La sciarpa realizzata con un sottile filo di fibra produce energia. Photo: Marina Toeters Model: Daisy Loenhout

La sciarpa che produce energia

Solar Fiber è un gruppo di giovani Designer olandesi che sta lavorando ad un prototipo di fibra ottica flessibile da utilizzare all’interno degli abiti. Uno degli ultimi prototipi sviluppato da Solar Fiber è la “Sciarpa Solare”. Un modello realizzato utilizzando un filo sottilissimo di fibra ottica sufficientemente flessibile da essere lavorata all’interno del tessuto. La luce catturata attraverso la fibra ottica viene inviata ad un fotodiodo che genera l’energia. Il quantitativo di energia prodotta può essere visualizzata in tempo reale tramite un piccolo display posto sulla sciarpa.

La forza delle idee

L’intero progetto nasce dall’incontro di Marina Toeters ,Ralf Jacobs ,Aniela Hoitink ,Meg Grant , tutti stilisti e specializzati nella ricerca tecnologica sulla moda, durante un incontro organizzato per Ideas Waiting to Happen. Il finanziamento di partenza per questa idea è arrivato da parte di L&P Group e sul sito di Meg Grant viene riportata la somma di ben 2500€. Il gruppo lavora al progetto in modo part-time e gli strumenti utilizzati sono open-source.

[‘immagine di copertina di questo articolo è opera di  Brian Smeulders , la modella è Stephanie Samson]

In questo modello la fibra viene utilizzata in modo creativo per realizzare un intrigante incrocio di linee
In questo modello la fibra viene utilizzata in modo creativo per realizzare un intrigante incrocio di linee

L’energia nelle scarpe

Uno dei progetti più interessanti e affascinanti che coniugano energia e moda si chiama Harvest e nasce dalla tesi universitaria di Daemon Ahola, un promettente Designer laureato alla School of Visual Arts, MFA in Products of Design.

Harvest sfrutta l’idea che i movimenti che ogni giorno eseguiamo per camminare, correre, andare in bicicletta, andare in palestra producono un quantitativo immenso di energia. Allora perché non immagazzinarla in contenitori e riutilizzarla? Così nascono i Pod, sostanzialmente piccolissime microbatterie che immagazzinano l’energia. Possono essere inserite nelle scarpe, o attaccate alla bicicletta, possono essere collegate allo smartphone per verificare quanta energia è stata prodotta. E quando siete convinti di avere prodotto abbastanza energia potete sempre andare in un negozio abilitato e donare l’energia al pianeta, attraverso un particolare pos ovviamente.

Il video di Harvest è fantastico e spiega tutto molto meglio di 1000 parole, buona visione.

 

 

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