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Parità di genere – Emma Watson #heforshe

Parità di genere – Emma Watson #heforshe

Emma Watson l’abbiamo conosciuta tutti nei panni di Hermione studentessa di magia insieme ad Harry Potter e ai suoi fantastici amici.

Ma Emma Watson è più di quanto il suo personaggio più famoso lasci credere all’immaginario collettivo. Così negli anni si è affermata come attrice di talento rivestendo sempre ruoli più importanti e significativi. Bellissima per esempio la sua interpretazione in “Noi siamo infinito” di Stephen Chbosky.

Emma forte del suo successo e della sua fama è diventata anche “GoodWill Ambassador” – ambasciatore di buona volontà – presso l’UN Women, organizzazione delle nazioni unite che si occupa della parità di genere.

Proprio nei panni di GoodWill Ambassador ha tenuto un discorso appassionato e commosso al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a favore dell’uguaglianza di genere.

Una grande Emma Watson ha raccontato al mondo di essere diventate femminista quando a 14 anni alcuni organi di stampa hanno iniziato a dipingerla come oggetto sessuale. Quando poco dopo alcune sue amiche hanno scelto di abbandonare lo sport per paura di diventare muscolose e mascoline, quando a 18 anni si è resa conto che non era permesso ai suoi amici maschi mostrare i propri sentimenti, pena essere trattati come deboli.

“Io voglio che gli uomini affrontino questa sfida. Così le loro figlie, sorelle e madri potranno essere
libere da pregiudizi, ma anche i loro stessi figli avranno il permesso di sentirsi vulnerabili e recuperare quelle parti di sé che hanno abbandonato ritornando così ad essere completi”

e ancora ha aggiunto:

“Vi sto cercando perché abbiamo bisogno del vostro aiuto. Vogliamo porre fine all’ineguaglianza di genere e per fare questo abbiamo bisogno che ognuno sia coinvolto. – Vogliamo provare a coinvolgere quanti più uomini e donne possibile perché siano protagonisti di un cambiamento. E non vogliamo soltando parlare di questo cambiamento ma vogliamo che sia un fatto sicuro e tangibile”

Il discorso di Emma Watson è diventato presto virale con l’hashtag #heforshe e attualmente è uno degli argomenti più condivisi della rete.

 


Tuttavia non tutti sono pieni di buoni sentimenti e non tutti credono negli stessi valori che Emma Watson ha così bene promosso nel suo discorso all’UN. Probabilmente gli stessi personaggi che qualche settimana fa si sono intrufolati negli account iCloud di persone famose divulgando poi foto che avrebbero dovuto rimanere assolutamente private, hanno creato un sito dal titolo più che esplicito “Emma tu sei la prossima”. Sul sito compare un countdown. Ovviamente l’intento è quello di pubblicare foto osè della Watson proprio in risposta all’accorato discorso dell’attrice all’UN.

Tutto ciò merita una riflessione ancora una volta sulla privacy e la sicurezza. Ma questo già sappiamo essere un problema della rete.

Soprattutto però una reazione del genere rende ancora più evidente e più forte il problema della parità di genere che così bene Emma Watson ha illustrato nel suo discorso e anche quanto ancora sia difficile per una donna ottenere parità di genere persino ai nostri giorni e ancor di più al tempo della tecnologia che ha ancora più marcatamente connotati maschili.

Per questo motivo pensiamo che sia giusto dire: Io sto dalla parte di  Emma – #heforshe