Studiare l’inglese? Per gli italiani sì, ma da settembre e via App

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App ABA 3

Chi l’ha detto che gli italiani non sono portati per lingue? Per quel che riguarda l’inglese, viene spontaneo l’accostamento con pronunce improbabili e termini improvvisati, con un linguaggio artificiale che fa pensare a scarsa padronanza sia dello scritto che del parlato. Il luogo comune attribuisce agli italiani anche noia e mancanza d’interesse nell’approcciarsi all’apprendimento del nuovo idioma, non senza fondate ragioni.

In realtà i dati registrati da ABA English, l’accademia online di inglese con più di 4 milioni di alunni, dicono il contrario. Il merito è soprattutto dei dispositivi mobili, che per il 96% degli italiani, risultano utili ai fini dell’apprendimento.

Si preferisce sempre di più affidarsi a piattaforme di e-learning, quindi a tecnologie multimediali e ad Internet, oppure al mobile learning (m-learning) che offre la possibilità di vivere l’esperienza formativa in piena mobilità, senza dover essere per forza seduti dietro una scrivania.

Il 54% opta unicamente per le App, perché più comode e immediate, rispetto al pc, il 47%, invece, sceglie il supporto sia dell’una che dell’altro.
La stessa ABA English con la sua App per smartphone, basata sulla visione di film, permette agli utenti di fruire in modo semplice dei contenuti e del materiale per imparare l’inglese.

In ogni caso, quel che succede è che lo studio della lingua, in questo modo, è molto più flessibile e autonomo, non soggetto a vincoli di tempo. Ciononostante il periodo prediletto dagli italiani, pare sia quello successivo all’estate. Farà parte o no dei buoni propositi di ricominciare con una marcia in più dopo le vacanze, quel che è certo è che il 38% degli italiani si iscrive a corsi di inglese tra agosto e ottobre, è sempre ABA English a comunicare il numero.
Maria Perillo, responsabile di prodotto di ABA English, ha difatti dichiarato che “Settembre è sicuramente il mese preferito dagli italiani per iscriversi a un corso di inglese. Questo mese da solo rappresenta il 15% di tutti gli studenti iscritti durante l’anno”.