Google: lenti a contatto con scansione dell’iride

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Google deposita il brevetto per lenti a contatto contenenti uno scanner per l’iride. Lo scopo è quello di produrre un’immagine speculare dell’iride da utilizzare come strumento di confronto con una depositata in un sistema centrale. L’accoppiamento corretto delle due immagini potrebbe rappresentare la chiave d’accesso per ogni sistema dove sia necessario inserire delle credenziali.

Il brevetto 9,047,512 depositato il 2 Giugno presso l’USPTO recita:

“Apparati, sistemi e metodi per facilitare la scansione dell’iride attraverso lenti o contatto e/o tecniche di identificazione biometrica implementate attraverso le funzioni di scansione fornite attraverso le lenti. In una implementazione, le lenti a contatto possono includere: uno strato trasparente per coprire almeno una porzione dell’iride dell’occhio. Il circuito può includere: una o più sensori disposti dentro o sopra lo strato trasparente e che rilevano la luce filtrata attraverso l’iride e interagiscono su o più sensori della luce; a loro volta ciascuno circuito può inviare in output informazioni indicative della luce filtrata attraverso l’iride…In varie implementazioni, le lenti a contatta possono essere utilizzate per sistemi e/o metodi associati con l’identificazione e l’autenticazione “

In altre parole, il brevetto di Google è semplice nell’idea, complicato nella realizzazione, sicuramente stimolante per la fantasia. Google vuole produrre lenti a contatto molto avanzate al cui interno inserire una serie di sensori ed un chip. Attraverso i circuiti posizionati all’interno delle lenti, Google vuole creare un’immagine dell’iride. L’immagine così prodotta potrebbe essere utilizzata per confronto per accedere ad ogni periferica e/o servizio che possa richiedere un’autenticazione.

Contemporaneamente Google è impegnata nel testare lenti a contatto che potrebbero essere utilizzate un giorno per aiutare le persone affette da diabete misurandone i livelli di glucosio nel sangue. Questo tipo di lenti sfrutterebbe un principio simile a quello progettato per la scansione dell’iride, ma in questo caso un minuscolo foro nelle lenti consentirebbe di raccogliere i liquidi necessari ad effettuare la misurazione. Lenti di questo tipo sarebbero in grado di effettuare un campionamento ogni secondo,

Google aveva annunciato lo scorso anno una partnership con Novartis nata, fra le altre cose, con lo scopo di sviluppare le lenti a contatto intelligenti il cui brevetto è stato depositato in questi giorni.

“Il nostro sogno è utilizzare le ultime tecnologie nel campo della miniaturizzazione elettronica per migliorare la qualità della vita di milioni di persone” aveva detto Sergey Brin Co-Founder di Google a margine della sigla dell’accordo