Nasce VeryBello, il sito pensato per l’expo, ed è già polemica!

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Si chiama VeryBello ed è il portale pensato dal ministero dei beni culturali per la promozione degli eventi culturali legato ad Expo 2015. È stato presentato il 24 Gennaio alla stampa dal ministro Dario Franceschini ed è stato immediatamente seppellito dalla rete in un mare di discussioni.

In realtà se è vero che di solito le critiche negative hanno un eco maggiore di quelle positive, è anche vero che in rete ci sono stati anche tanti apprezzamenti positivi per l’appena nato portale che traghetterà gli italiani e il resto del mondo verso gli eventi culturali dell’expo 2015.

Il nome verybello o verybrutto?

Le prime critiche sono state suscitate ovviamente dal nome, un misto di italiano e inglese che molti hanno definito un pasticcio dal sapore un po’ provinciale ed un po’ grossolano. In molti però si sono schierati a favore della scelta di un nome tutto sommato carino e semplice da ricordare. D’altra parte i critici e gli intellettuali sono sempre feroci nei confronti di prodotti largamente popolari mentre di solito sono proprio questi a vincere al botteghino. VeryBello non sarà un nome particolarmente elegante ma si ricorda facilmente ed è già un trend anche nel gergo quotidiano.

I costi di realizzazione

Prima di entrare nel dettaglio delle polemiche scaturite da difetti di comunicazione e/o tecnici il popolo del web si è scagliato contro i costi, memore delle cifre astronomiche investite sul portale italia.it. Proprio in queste ore il ministro Franceschini ha chiarito che i costi sostenuti per la realizzazione del portale ammontano a 35.000€ più IVA, la gestione sarà affidata invece prevalentemente a risorse interne. Sui metodi di selezione della società che ha ideato e realizzato il portale, il ministro ha specificato che, nonostante l’entità del budget fosse tale da rendere possibile un affidamento diretto, si è preferito procedere ad una gara attraverso il Mepa.

La registrazione del nome

Il ministro Franceschini ha poi ulteriormente chiarito che il dominio verybello.it è attualmente registrato a nome della società che ha realizzato il sito meramente per velocità di esecuzione e che una clausola contrattuale ne prevede il trasferimento al ministero.

Le versioni multilingua

Al momento della presentazione il portale che dovrebbe promuovere gli eventi culturali dell’expo 2015 nel mondo è comparso solo in lingua italiana. Inutile dire che la ferocia e la quantità delle critiche riguardante l’assenza di versioni multi-lingua dedicate ai visitatori stranieri si è riversata sul ministero come un fiume in piena. Anche in questo senso Franceschini ha però specificato che il sito è stato anticipato presentandolo nella sola lingua italiana ma che è prevista per il 7 Febbraio la presentazione della versione in lingua inglese, successivamente arriverà anche la traduzione in russo, cinese, spagnolo, portoghese, tedesco e francese.

Usabilità errori tecnici e programmazione

Se il ministro ha chiarito tutte le problematiche oggettive precedenti, rimangono invece in piedi alcune problematiche in parte soggettive in parte oggettive. L’usabilità del sito non appare esattamente un punto di forza, anzi probabilmente è il vero punto di debolezza dell’intero progetto almeno da quanto traspare dalle critiche emerse in rete. Allo stesso modo gli utenti si sono scatenati nel giocare nell’antitesi fra il nome verybello e l’estetica del sito giudicata non adeguata a quanto promesso dal nome